venerdì 8 marzo 2013

Cenerentole: Belle e Abbandonate (sulle Lame di puglia)

Lo scempio a danno delle  lame oltre ad aver mutato radicalmente  la> morfologia della Terra di Bari ha irrimediabilmente distrutto il>  patrimonio storico, culturale, archeologico e paesaggistico che> rappresenta le radici di una comunità, per via  di politiche neoliberiste> giocate in favore di interessi privati>> I nostri amministratori hanno sempre sbandierato durante le campagne> elettorali o nei momenti critici con grande convinzione la loro> preoccupazione per il futuro del nostro territorio ma  c´è da chiedersi> quali siano state poi le  logiche che hanno favorito la cultura di> convivenza con il rischio e il moltiplicarsi  di progetti di "sviluppo"> urbanistico in aree inondabili come le lame in Terra di Bari. E´ chiaro che> gli interessi locali hanno prevalso senza avere una visione ampia e> completa di tutto il bacino idrografico, sono stati sottovalutati pericolo> di alluvioni invocando comodi alibi, come i cambiamenti climatici e le> mancate "pulizie fluviali" dalla vegetazione dagli accumuli di sedimenti.,> avendo però cura di tacere sulle proprie responsabilità (prima tra tutte> l´urbanizzazione del-le aree inondabili) e di sfuggire alle logiche> conclusioni (come il ridimensionamento delle previsioni urbanistiche in> aree inondabili), in barba* al Piano di Bacino Idrografico (Legge n.> 267/1998*  Ora, forse per via del momento politico particolare , vengono> ripresi come il coniglio dal cilindro le Cenerentole trascurate ,  come> l´area a sud-est di Bari, oltre Torre Carnosa,  tra lama San Giorgio e le> aree di "interessa  ambientale A2" di Torre a Mare e il confine del> territorio comunale del Comune di Mola di Bari porzioni di territorio che> hanno subito un processo di degrado dovuto all´intensificarsi delle> costruzioni abusive lungo la fascia costiera cancellando il rapporto tra> entroterra e mare>> Infine la Lama Cutizza o San Lorenzo della quale più volte e assolutamente> inascoltati ci siamo occupati  denunciandone la cementificazione selvaggia>  a fronte di un disimpegno dei  nostri amministratori che  avrebbero>  dovuto pensare a interventi di ingegneria naturalistica meno impattanti e> più consoni al territorio>> Le foto in nostro possesso mostrano la modifica del Paesaggio, iniziata con> l´edificazione di "pezzi" della lama, che ha avuto il suo culmine con la> distruzione della "rupe" dell´emergenza storico- archeologica "Ipogeo di> San Lorenzo", e di parti di antichi tratturi e muretti a secco e alcuni> trulli> interessati dalla strada in costruzione che corre quasi parallela alla via> della Marina Vecchia (inutile, vista la breve distanza fra la Triggiano-San> Giorgio e la zona 167).> Le opere di trasformazione del territorio in corso non mantengono l'assetto> geomorfologico d'insieme e non conservano neppure l'assetto idrogeologico,> risultando non sostenibili dal punto di vista paesaggistico - ambientale e> pregiudizievoli per la conservazione dei valori e dei beni da tutelare Un> rischio rappresentato dalla probabilità che eventuali inondazioni della> lama Cutizza, in occasione di eccezionali e malaugurati eventi> meteorologici, possano arrecare danni alle cose e alle persone che vivono> sulla lama e nelle vicinanze della stessa>>>> La Lama, che  nasce a nord del comune di Casamassima e dopo un tragitto che> attraversa i comuni di Casanassima , Capurso e Triggiano  sfocia nel Comune> di Bari  nei pressi di Cala Di Mauro, non è stata riconosciuta come area> protetta  pur configurandosi come ambiente naturalistico e paesaggistico di> valore   in cui si conservano specie vegetali  a sviluppo spontaneo e> habitat ideale per la fauna quali volpi, rane, ricci di terra e donnole,> inoltre assolve un ruolo importante di funzionalità idraulica, non dobbiamo> mai dimenticare ciò che avvenne nella notte tra il 22 e il 23 ottobre del> 2005 dove un´ondata di piena uccise 6 persone , difatti il Comune di> Triggiano nell´aprile 2010 ha presentato un progetto che prevede la> realizzazione di un "canale deviatore" per la mitigazione del rischio> idraulico e idrogeologico. Il primo sfregio alla lama fu determinata dalla> creazione di un intero quartiere nel comune di Triggiano, che  in virtù> dell´imponente sviluppo urbanistico si è esteso nel lato nord-est zona San> Lorenzo, cioè Lama Cutizza>> La lotta del Movimento di Liberazione Per il Bene Comune contro il consumo> indiscriminato del territorio  non è semplicemente una reazione al> mercatismo in favore della restaurazione della potestà dello stato sulle> risorse comuni. Essa al contrario dà voce all´insoddisfazione e> all´insofferenza per quelle politiche pubbliche che hanno generato> l´attuale crisi di fiducia nelle istituzioni e nella rappresentanza politica>>> Movimento di liberazione Per il Bene Comune>> http://www.youtube.com/watch?v=L04sJ0ycym8

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