domenica 23 febbraio 2014

L’INSOSTENIBILITA’ LOGICA DELLA PAROLA MERITO


L’INSOSTENIBILITA’ LOGICA DELLA PAROLA MERITO


La nuova ministra dell’istruzione porta come cavallo di battaglia la cultura del merito nella scuola, con tutto il prevedibile corredo di rivalutazione del titolo di studio e rivisitazione della formazione dei docenti ecc. La parola merito introdotta nel sistema formativo trova piena concordanza con l’attuale pensiero del neo-presidente rampante del Consiglio Renzi che nel suo programma elettorale, nel punto 83 afferma che bisogna “ Restituire prestigio e reddito agli insegnanti capaci. Ossia rivedere radicalmente le modalità di reclutamento e di retribuzione degli insegnanti, sulla base di criteri legati alla competenza e al merito “ e nel punto 82 propone l’ Abolizione del “valore legale” del titolo di studio, cioè ciò che chiede Comunione e Liberazione attraverso la Compagnia delle Opere del Manifesto "Una scuola che guarda al Futuro"
Occorre però fare una riflessione prima di tutto su chi e Dove la pedagogia del merito dovrebbe essere applicata, sui rampolli del’ultima famiglia reale del nostro Paese gli Agnelli e sugli eredi dei tanti notabili spalmati nei vari consigli di amministrazione i quali, in una seria gara di merito, dovrebbero vedersela con i figli dei subalterni?, sono più che sicura che al di là delle enunciazioni demagogiche dei vari Lapo e Jhon a garanzia dei figli delle nuove aristocrazie interverrebbero le commissioni giudicanti che garantirebbero criteri discrezionali “convenienti”. Per i comuni mortali la meritocrazia si tradurrebbe nella solita lotta competitiva di rivincita sociale tra morti di fame, galleggianti nel vasto deserto di una popolazione priva delle conoscenze essenziali per orientarsi nella complessità del mondo d´oggi.
Altro che meritocrazia quale competizione ci può essere tra i cittadini del nostro Non –Paese se da una scheda dell´Ocse risulta che nella classifica sulla condizione educativa (tale da permettere all´individuo di capire il titolo di un giornale, un semplice questionario, un pubblico avviso) l´Italia occupa il penultimo posto fra una trentina di paesi industrializzati, seguita solo dal Portogallo. A questa situazione soggiace il 68,2% della popolazione, pari a 39.146.400 unità, che comprende: gli analfabeti totali, i cittadini privi di qualsiasi titolo di studio ma anche quelli che hanno ottenuto la licenza elementare e quella media inferiore. Prima di merito, quindi, bisognerebbe promuovere la alfabetizzazione e la cultura del nostro paese che non è quella schedatura di massa dell’Invalsi con i suoi criteri della nuova scuola meritocratica – quizzarola, io penso oltre la scuola e l'Università alla conoscenza introiettata dei singoli cittadini che rispettano e tutelano i beni ambientali e archeologici, e allo sviluppo del pensiero critico e plurale, alla bellezza della diversità e alla negazione dell’omologazione conformista che inchioda l’individuo alla schiavitù dell’ignoranza.
Nella nostra società formalmente alfabetizzata ma incolta un cittadino qualunque quali strumenti di pensiero ha per difendere i propri diritti civili e politici, se nella sua mente c’è solo un magma di conoscenze approssimative e confuse fatte di spot e inganni mediatici? nelle competizioni elettorali a cui spesso siamo chiamati l’ignoranza diffusa tra indifferenti,comprati e clienti non c’è alcuna libertà e uno Stato che non permette al suo popolo di votare liberamente non è uno stato democratico…..

domenica 16 febbraio 2014

Il golpetto della staffetta

È vero che secondo la costituzione, gli elettori italiani non votano direttamente per il futuro governo, ma comunque la legge elettorale prevede che il partito o la coalizione propongano il proprio leader come candidato alla guida del paese. È giusto quindi definire non eletto dal popolo il nascente governo Renzi, perché quando si sostiene che egli è pur sempre a capo del partito di "maggioranza relativa"... si omette di quantificarla sul piano dei voti (8.932.279 su 50 milioni di elettori alla Camera - molto molto relativa!!). E ci si dimentica che quella cosiddetta maggioranza è stata conquistata in una situazione diversa da quella attuale; alle politiche del 2013 il partito raccolse i voti con un altro candidato premier (Bersani) ed insieme a una diversa coalizione (Italia Bene Comune). 
Oggi il PD ha un diverso segretario, che per giunta è stato scelto da una "folla oceanica" di appena un milione e 800.000 di partecipanti alle primarie! Primarie che restano un appuntamento ristretto e puramente interno ad un solo partito. Quanti sono invece gli italiani aventi diritto di voto alle elezioni ufficiali? 50 milioni! Prendiamo atto che la "democrazia" occidentale funziona così: la volontà di un solo milione di individui (tra i quali quelli senza diritto al voto - alle primarie erano ammessi pure i sedicenni) prevale su un totale di 50. Già solo per questo rende inaccettabile l'investitura a premier dell'arrogante sindaco di Firenze, e sarebbe stato così chiunque ci fosse stato a capo del partito al posto suo (Cuperlo ecc.)

Soprattutto, però, non bisogna dimenticare che nel frattempo il PD è stato al governo! E per giunta, insieme alla forza politica "avversaria"! Perché non dare agli elettori che avevano sostenuto il PD proprio in quanto "alternativo alla destra" la possibilità di premiare o punire questa scelta?
Ma le aperture che il Nuovo Centro Destra di Alfano sta facendo al rottamatore, pur di restare al governo, confermano che in Italia destra e sinistra sono espressioni senza valore, nel concreto: alla troika europea di Bruxelles basta che ci sia un governo che faccia le "riforme" liberiste e rovinose che chiede senza sosta. Non importa che sia composto da forze  di colore "diverso", si è visto con il governo Letta: i partiti, pur di obbedire alla grande finanza sono disposti anche all'ammucchiata pur di sbarrare la strada alle opposizioni che mettono i bastoni fra le ruote (5 stelle). Ora è il turno di Renzi, scelto da quel Napolitano di cui solo ora si evidenzia il ruolo centrale che ebbe nell'autentico golpe che portò al potere il non eletto Mario Monti.

Pasquino

...un presente che potrebbe non avere futuro!!

Ad una platea mediatico-popolare obnubilata dalle televisioni e impoverita dalla grande finanza si propina la solita balla di un vero e proprio nuovo volto (sic!) che si porta con sé un nuovo modo di produzione sociale con nuovi attori e nuovi paradigmi, graditi alla Merkel.

Si pongono all'italiano medio debitamente massificato e flessibilizzato, precarizzato fino al punto da accettare con passività qualsivoglia peggioramento della sua condizione sociale e materiale di vita, pseudo-novità che come tutte le cose nuove dopo l'euforia iniziale dovrà scadere, anzi se non si fa in fretta ad acchiappare la poltroncina si rischia di perderla.

Il nostro futuro? Di certo vedo solo che il miserando stato italiano si muove con un curatore fallimentare, il sig Saccomanni che vuole ipnotizzarci con i sogni di ripresa del 2014, e poi fuori del nostro sogno procede alla svendita dei pezzi d'Italia a comincire dalle Poste, da cui ricaveremo... 4 miliardi. Intanto il “maltolto” che per un po' di tempo è giaciuto comodamente nelle tasche di industrialotti/impresari-banditi e saccheggiatori (con la successiva “ricaduta” di favori, di gentilezze e di benefit di ogni genere su politici infimi affamati di comodità e benefici personali o per la propria famiglia) si è disperso nei vari paradisi fiscali o tra le lunghe braccia della grande madre Finanza.

Ancora la nostra terra, ormai cadavere di ogni forma di legalità, viene indiscriminatamente saccheggiata mentre immeritati privilegi vengono elergiti a chi sul mercato politico (ed il PD in questa fase la fa da padrone, detta le tecniche giuste per surclassare le elezioni - D'Alema docet) ci insegna tutte le strategie per poter garantire il dominio incontrastato delle eurocrazie per il l'oro bene.

domenica 9 febbraio 2014

IO NON SONO STATO


LO STATO NON SIAMO NOI se siamo sottoposti agli Usa in favore di una oligarchia globale dominante, se le Istituzioni statali sembrano più nemici che difensori dei cittadini. Noi non siamo Stato e non lo eravamo nemmeno il 16 novembre del 2011 quando la nascita del governo Monti fu salutata dai media come la salvezza alimentando le speranze di un governo del futuro che ci avrebbe reso un pochettino più autonomi dalla pressione della comunità europea. 

All'epoca c'erano più imprese di oggi e Marchionne non aveva risanato la Fiat, Bel lavoro non c'è che dire, oggi continuiamo ad essere sottoposti alla Europa e alla sua banca centrale che vomita miliardi destinati al sistema bancario impiegati per lo più per bilanciare i titoli tossici o, in minsura minore, i titoli di Stato, decidento chi può averne di più senza alcuna attenzione all'economia reale dei Paesi in difficoltà. Di certo oggi, qui da noi nel Paese di EREHWON, c'è la contrazione del credito che provoca fallimenti a catena e il prosciugamento dei piccoli risparmiatori che si vedono derubati di quei soldi accumulati dopo una vita di lavoro, ma va tutto bene un po' di sacrificio, in fin dei conti un minimo di ripresa c'è, si profila lontano se guardate bene oltre l'orizonte si vede qualcosa, e se non vedete niente è perché si è miopi, incapaci di avere uno sguardo lungo, bisogna pazientare e rimanere calmi nel rispetto della democrazia, che esiste nonostante l'utilizzo della tagliola e di una proposta di legge che ci libererà finalmente dei piccoli partiti (a parte i fedelissimi segugi) e del contraddittorio, quindi fine delle opposizioni e il trionfo del pensiero unico, quello rassicurante che ci garantisce la ripresa.

E ripresa c'è, in effetti, quella dell'aumento della disoccupazione soffocata da quell'infame pareggio di bilancio scaricato sulle spalle dei cittadini poveri, ma questo lo sciame di esperti, che si scontrano nei salotti televisivi o tra gli scranni parlamentari, non ce lo dicono, giocano a fare gli acrobati, con l'insida del flusso di notizie , informazoni pettegolezi teorizzazioni di complotti la cui attendibilità è piuttosto incerta, oppure ci demotivano con la banalizzazione di argomenti importanti quali il fallimento dell'euro.

Ingannati consapevoli lo siamo certo, ma fino ad un certo punto, arriva prima o poi il momento, quando la fame morde e la paura di perdere il futuro è consistente, che si comincia a perceppire he l'obiettivo della crisi non è poi tanto quello di arricchirsi quando di impoverirci, per meglio dominare i nostri pensieri le nostre scelte, per dividerci. La fame morde e l'istinto di sopravvivenza ha spinto studenti, disoccupati mercanti a scendere in piazza coagulati da un cordinamento sfaldato e privo di prospettiva frutto del deserto sociale prodotto dall'incapacità di radicare il conflitto nei territori e di dar spazio ad un programma incompatibile con il sistema attuale.

Celato dal rumoreggiare delle TV e dai proclami della sinistra radical chic ancorata a questa esilarante rappresentazione di democrazia fallita, che ha aperto il fianco a sottomissioni, schiavismo e sfruttamento, correa con la destra neoliberale dei drammi della gente, il malumore generale diventa cosa concreta, e lo dimostra il fatto che nessuno crede più alla favoletta dell'invenzione del lavoro; il lavoro esiste, basterebbe ristrutturare le case, le scuole fatiscenti i paesi alluvionati o terremotati; per anni abbiamo disperso energie in problematiche fittizie, scontri ideologici ridicoli abbarbicati all'autoreferenzialità, oggi fedeli a valori irrinunciabili come la libertà e la giustizia, finalmente via libera all'urlo delle periferie e dei giovani privati di futuro.

domenica 2 febbraio 2014

Splende il sol ...del capitalism!!


Splende il sol ...del capitalism!!
il nostro variegato mondo di elettori è frastornato deluso della sinistra o anche della destra , a cui si da la colpa di politiche inefficienti mentre ancora si favoleggia sui miraggi del popolo sovrano o delle democrazie, poi ci sono le suggestive ipotesi di occulte strategie di oligarchi che dominano il mondo; a me basta guradare le facce dei rappresentanti delle nostre classi- tecno- politiche, la loro espressione catatonica che fa pensare all'assenza totale o quasi di pensiero e mi viene in mente che  tutto ciò che sta avvenendo non è altro che la conseguenza di ventì anni di mediocrità corrotta e corruttibile; venti anni e più in cui l'ignoranza e le voracità umana ci ha fatto precipitare nell'eurolager, ci ha fatto accettare trattati fumosi e strangola popoli mentre noi eravamo concentrati sulle partite di calcio o sugli scandali goderecci di una società improbabile
Dopo vent'anni di incultra e manipolazione delle nostre capacità critiche è facile farci accettare il teorema paradossale delle percentuali elettorali. Uno per tutti  il partito di Vendola che è una piccola forza politica segugia del PD a cui quest'ultimo deve essere grato poiché, facendo parte della coalizione , le ha permesso di prendere il triplo dei deputati dei 5 stelle, nonostante questi ultimi abbiano preso più o meno gli stessi voti.
Questo partito non solo garantisce una solida base di appoggio al PD , ma quando passerà la famigerata legge elettorale Renzi-Berlusconi è previsto che il partito minore tra le coalizioni che prenderanno più voti faranno parte del Parlamento, un a tto di ringraziamento nei confronti dei cani fedeli come quello concesso per la presidenza della Camera dei deputati, che ha consentito si regalassero miliardi alle spregiudicate banche. Insomma una girandola di favori!
D'altronde cosa aspettarci da quella cosa sbiadita che è la sinistra italiana attuale che tratta con supponenza gli elettori trattandoli da ignoranti o razzisti, senza mai cercare di capire di fare analisi sulle ragioni del voto o del non voto! Nel frattempo, di fronte all'inconsueto prevedibile atto di intolleranza parlamentare o di piazza, viene sbandierato l’insorgente pericolo neonazista la cui unica via di scampo è lo status quo ultraliberista; quindi nessuna alternativa al dominio sopranazionale della global class, dell'euro, dei capitali liquidi pura forma astratta che nel giro di nanosecondi si spostano da una borsa all'altra. La sinistra ha ormai abbandonato ogni forma di lotta per la gisutizia sociale , sono stati spazzati via, con la scusa della minaccia neonazista, comunismo, socialismo anche nelle forme più leggere come la socialdemocrazia. In questo clima ci prepariamo ai vari riti preeletoralistici, dalle amministrative alla tragica farsa dele elezioni europeee per un Parlamento che non decide niente poiché i nostri destini sono in mano alle Commissioni alla BCE, agli opachi centri di potere finanziari misteriosi, in fin dei conti l'oro non possono compromettere la l'oro immagine diventando deputati o Capi di governo o Presidenti tanto meno privilegiano un' idea o un' altra, l'importante è pagare bene questi servi intercambialbili, personalmente non credo che per fottere le classi subalterne ci siano grandi complotti satanisti né trame misteriose, molto più banalmente si va dove si può ricavare soldi e potere, “Pecunia no olet” come diceva Vespasiano. Il denaro non ha odore

EREHWon

EREHWon

ovvero in nessun luogo, in nessun luogo un questore che picchia una donna , che sia deputato grillina o berlusconiana o una commessa o casalinga, in nessun luogo ripeto dovrebbe continuare a proporre la sua faccia sui media di regime e a mantenere la propria carica e i propri uffici , ma questo accade in EREWon ilnon luogo preferito della delegittimazione dei diritti e dei disonesti dalla faccia pulita, i migliori serivitori dei banchieri, veri e propri gendarmi che impongono limiti improponibili, che favoriscono l'analfabetismo di ritorno per meglio strangolare le classi subalterne e meglio manipolarle. Il non Luogo dove se colpisci forte appena scalfisci il potentato che si rigenera sotto altre forme, dove i pluriincarichi vengono affidati a chi ha comprato esami , che godendo del bene dell'ubiquità oltre ad essere Presidente dell'INPS e vice di Equitalia questo super genio ha 25 cariche note, dalla presidenza di Idea Fimit, la più grande società immobiliare italiana (con 9,5 miliardi di patrimonio e 23 fondi) accusata di essere stata al centro di molteplici scandali immobiliari, alle molteplici poltrone nei collegi sindacali, ha anche un’altra serie d’incarichiinoltre Mastrapasqua è direttore dell’Ospedale israelitico di Roma, tre sedi, di cui una, la più importante, sull’isola Tiberina di fronte al Fatebenefratelli.
In questo pantano il vero viene fatto passare per falso la giusta rivolta dei deputati 5 Stelle contro il furto di 7,5 miliardi di soldi dei cittadinio regalati alle banche private viene fatto passare per una aggressione illegittima e incivile, come incivile in questo luogo sarebbero le opposizioni e gli sciopri  degli operai licenziati in massa delle piccole aziende che falliscono, degli sfrattati che occupano spazi vuoti negando il diritto primario all'alloggio , alla vita, oppure dei plurilaureati con merito, abbandonati ad un triste destino di  frustrazione perenne che agli angoli delle strade elemosinano dignità e speranza
Nel paese di EREHWon ciò che fiorisce sono gli egoismi locali, i particolarismi e pericolosi nazionalismi che affondano le loro radici nelle profonde fratture che dialaniano il tessuto sociale nel dolore e nella solitudine
Ma non preoccupatevi, onde evitare equivoci,  non sto parlando dell'Italia!