venerdì 22 marzo 2013

come sostenere i soliti noti........

.. e favorire le grandi lobby, facendo finta di voler abbassare i costi delle bollette, rispettare l’ambiente, agire per il ben essere dei cittadini e accogliere democraticamente i pareri online espressi dalle pseudo consultazioni pubbliche sul sito del MiSE . 
L’ultima vicenda ci giunge dal Governo dimissionario che, travalicando le proprie competenze, senza voto di Parlamento, ha firmato un decreto interministeriale che chiude la procedura sulla Strategia Energetica Nazionale.
Tale documento, firmato da Passera e Clini, ridefinisce le linee programmatiche di un piano di crescita e di sviluppo del settore energetico, con un orizzonte temporale di riferimento più esteso, 2020 e 2050, che permetterebbe di “migliorare fortemente gli standard ambientali, di ‘decarbonizzazione’ e di rafforzare la nostra sicurezza di approvvigionamento, grazie a consistenti investimenti attesi nel settore”. 
L’attuazione della SEN consentirà, infatti, il graduale superamento degli obiettivi europei “20-20-20, grazie ad una "Significativa riduzione dei costi energetici e progressivo allineamento dei prezzi all’ingrosso ai livelli europei" e che le rinnovabili possano diventare la prima fonte energetica al pari del gas.
Una strategia che è stata subito salutata con favore dal mondo imprenditoriale e in particolare dalla Federazione nazionale delle imprese elettroniche ed elettroniche di ANIE Confindustria, che già intravedono un beneficio consistente, per l’Oro: "Ci auguriamo – ha sottolineato Gemme, presidente ANIE - che questo piano vada verso quella articolata e coordinata politica energetica che tutti noi imprenditori chiediamo a gran voce, per ridare vigore alla nostra già sofferente economia, e nella direzione condivisa dalle aziende Anie di maggiore efficienza energetica e maggiore sviluppo delle rinnovabili.".


Quindi diamo il contentino delle rinnovabili, che, come è avvenuto in Puglia, possono diventare un lucroso affare  producendo un surplus di energia a danno dell’ambiente e ricevendo gli introiti del cip6, mantenendo, nel contempo, inalterata la volontà di “sostentamento” alle multinazionali degli idrocarburi a danno del nostro territorio e della vocazione al turismo che dovrebbe essere la grande ricchezza dei cittadini.
Se si ha l’accortezza di leggersi tutte le 139  pagine del documento si scopre l’inganno e cioè  l’aggiunta di sussidi alle bollette per le spese dei rigassificatori e, per lo sviluppo sostenibile della produzione nazionale di idrocarburi, promuovere l’Hub Energetico del gas, che per l’Italia centro - meridionale è previsto in Basilicata.
Il documento strategico riafferma, infatti, la ferrea volontà di dare il via libera alle trivellazioni sulla terraferma e in mare, con il dovuto rispetto ambientale(!), ma di fatto non verranno minimamente scalfite le infinite concessioni già accordate.
Non so che dirvi: ancora una volta, Attenti ai buoni!

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