giovedì 28 marzo 2013

Lavoro, non spillette


Il governatore Vendola, la sua giunta e il sindaco di Bari hanno avuto il coraggio di organizzare una campagna di  "solidarietà" agli operai della fabbrica Bridgestone nella zona industriale. Comodissimo. Invece di affrontare veramente un problema, è più facile dire di averlo già fatto, tanto per alzare anche la propria popolarità! Basta commissionare a un'agenzia pubblicitaria di fare migliaia di manifesti e depliant, scriverci "siamo con voi" rivolti a una data categoria (pendolari, operai, ecc.), organizzare una conferenza stampa e invitarci la stampa e la tv, e il gioco è fatto. 

Ecco quindi che governatore e assessori si appuntano al petto spillette con su scritto "Boicotta Bridgestone" (come se il boicottaggio dei pneumatici non aumentasse la merce invenduta accelerando la chiusura della fabbrica!). E i manifesti (quelli del'"Harakiri") che invitano gli "amici giapponesi" a ripensarci (si, con le buone maniere si risolve tutto…).

La soluzione giusta sarebbe espropriare la fabbrica senza indennizzo e riavviare il ciclo produttivo con tutti i lavoratori. Ma non rientra nelle competenze di un ente locale! Toccherebbe al governo nazionale, ma… 
da 20 anni ogni governo, come ogni partito che ha governato (a cominciare da quelli di Vendola e Emiliano) non fa altro che attaccare i diritti dei lavoratori e favorire gli interessi dei gruppi economici sovranazionali (come i giapponesi della  Bridgestone) che con la "globalizzazione" vengono e se ne vanno lasciando macerie… e come se non bastasse lo stato italiano è sottoposto a organizzazioni come Unione europea, BCE, NATO, OCSE, che ci impongono questa politica, quella del liberismo. Fino a quando lo stato non tornerà davvero sovrano non potrà usare la sua autorità per salvaguardare la collettività se gli interessi in gioco sono così globali.

Se perfino lo stato ha le mani legate, allora, che diavolo possono fare gli enti locali, che sono ancora più deboli?
Beh… solo battaglie finte, magari regalando soldi pubblici alle grandi aziende che li ricattano. Specie se si avvicinano le comunali e le regionali... altrimenti perché sulla Bridgestone stanno a fare questo spot (ipocrita e costoso) mentre, nel 2011, è stata invece ignorata la vicenda analoga dei 320 operai della OM Carrelli (sempre in zona industriale)? 

Pasquino

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