domenica 10 agosto 2014

Gaza: L'Eccesso

Sembra incomprensibile l’eccesso di questa strage, per questo viene spontaneo farsi delle domande sulle ragioni dell’accanimento di Israele su questo popolo,  pur sapendo di inimicarsi tanti settori politici ed economici internazionali che appoggiano la sua politica.
Tralasciando la facile contrapposizione   dei buoni e oppressi da una parte  e degli imperialisti cattivi dall’altra quello che appare certo è una apparente indecifrabile confusione che in realtà prelude  nuovi equilibri.  Si ha la sensazione netta  che qualcosa di diverso stia accadendo, un cambiamento poco leggibile finalizzato a riequilibrare il troppo potere degli USA. Già da tempo  si configura la nascita di un nuovo bipolarismo tra Usa-Russia, la Cina è troppo decentrata, e ancora una volta la partita si gioca  in Europa, vedi l’apertura verso Putin da parte della Germania e della Francia, bloccate dalle nuove potenze dell’Est filo Usa ad eccezione dell’Ungheria, e dall’UE che appare incapace di leggere questo cambio d’epoca.

Eppure il “nuovo” l’abbiamo tutti percepito già quando alleati sicuri degli USA nel Medio Oriente, quali regimi tranquilli e amici come Tunisia o l’Egitto o la stessa Libia di Gheddafi (tra l’altro il massacro della Libia è stato appoggiato anche da Hamas legato alla Russia), sono stati mandati all’aria velocemente. Un vento nuovo e “ primaverile” che cercava  nuove alleanze degli Usa nel mondo islamico, un vento che non piace ad Israele , o quanto meno ad alcuni suoi settori politici. Lo sterminio di Gaza, quindi, potrebbe rientrare nei grandi giochi strategici come uno speciale “avvertimento” ad Obama. Israele potrebbe temere  che i gruppi degli oppressi stiano suscitando l’interesse statunitense , come è già avvenuto in Vietnam il cui gruppo di potere attualmente è anticinese e molto più vicino all’imperialismo USA, e che si stia formando, o si sia già formata, una nuova classe dirigente, molto più vicina aal'Occidente filostatunitense.

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