giovedì 6 marzo 2014

I "nostri figli" non ci chiedono questo!

Secondo Renzi "non dobbiamo risanare il debito pubblico perché ce lo chiede l'Europa, ma perché ce lo chiedono i nostri figli". 

Ma "i nostri figli" ci chiedono ben altro! Chiedono un posto di lavoro sicuro; la certezza di veder ricompensate le proprie capacità senza migrare per far posto ai soliti rampolli delle caste, dei clan, dei ceti medioalti; il diritto a una vita dignitosa, che è stato tolto anche ai loro genitori perché nei fatti oggi tutti i diritti sono a pagamento (salute, istruzione ecc.); la sicurezza di non vedere la pensione solo col cannocchiale. 
Se non vedranno nulla di tutto questo sarà proprio perché "ce lo chiede l'europa": quella dei tecnocrati, della troika che ha preso pieni poteri nella vicina Grecia e l'ha ridotta a un deserto di disoccupazione, povertà, vagabondi senza casa, suicidi, debito e ancora debito. 

Frasi paternalistiche così sceme da strumentalizzare i figli possiamo sentirle solo da un falsario come Renzi, imposto dai poteri forti al popolo come capo del governo senza passare dal voto. Ma ancora più falsari sono i giornalisti ufficiali, i mezzi d'informazione, che ogni giorno fanno da cassa di risonanza di martellanti slogan come "sanare il debito", "riforme strutturali", "tagliare la spesa pubblica"…  per abituarci alle decisioni ingiuste che ci rovineranno. 
E quando la verità viene a galla, i mass-media corrono ai ripari. Com'è successo dopo la divulgazione del noto scherzo telefonico all'economista Barca, che ha svelato l'enorme influenza sulla politica italiana di Carlo De Benedetti (industriale del PD, padrone del potente gruppo editoriale Repubblica-Espresso); influenza che si spinge fino a scegliere a chi dare l'incarico di ministro nel governo! 
Così, per settimane, la tv non ha fatto che propinarci talk show, salottini e servizi "di approfondimento" in cui esperti e facce compiacenti hanno minimizzato la portata dell'episodio: non è successo niente, lasciamo lavorare Renzi eccetera. Tutti una stessa voce, a reti unificate.

Ma che in Italia grandi industrie e case editrice-di giornali detenessero più potere persino dei partiti, dovrebbe essere ovvio. Solo che purtroppo, per anni i vari popolo viola, girotondi ecc., ci hanno detto invece che l'informazione "è tutta nelle mani di Berlusconi". 
Dove sono finiti ora gli "indignati"? Sono spariti: quando c'era da scendere piazza contro Monti o contro Letta, non si sono visti. Non lo faranno neanche contro Renzi. Eccolo l'impegno civile di questi cretini, protetti dai partiti e dai veri potenti (come lo stesso De Benedetti): diffondere menzogne e destabilizzare il paese. I loro "cuginetti" sono quei facinorosi che in Ucraina, armati e finanziati dall'America, senza rappresentare il loro popolo, chiedono di entrare nell'Unione Europea. Quella stessa che ha messo in ginocchio già noi e la Grecia!
E queste "grandi masse in rivolta" secondo la nostra tv (in realtà, un pugno di nazisti violenti) hanno messo a ferro e fuoco la capitale del paese, fatto cadere un governo regolarmente eletto e portato al potere la corrotta affarista Yulia Timoschenko, liberandola dal carcere dove scontava la sua condanna. 
C'è da augurarsi che simili scarafaggi vengano subito debellati; per fortuna, questo sembra imminente…

Pasquino

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