domenica 23 giugno 2013

Barattiamo la scuola!!!

Parabola discendente che non conosce sosta quella di   una delle istituzioni più democratiche e - almeno fino a un po' di tempo fa - più funzionanti del nostro Paese, la scuola e il processo di integrazione dei diversamente abili,  che arranca svilita tra tagli e poca considerazione. Dopo essere stata  modello di inclusione in tutto il mondo la glaciazione sociale  offre la possibilità alMinistero dell’Istruzione, non più pubblica, di annunciare la beffa del  potenziamento del sistema dei Bes(bisogni educativi speciali) in base alla direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012, con l’immissione in ruolo dei docenti di sostegno,  fornendo nel contempo indicazioni operative e gli strumenti d’intervento per gli alunni. 
Belle parole che contengono l’inganno  o meglio "il baratto delle immissioni in ruolo" con l’eliminazione di 11.000 cattedre , si passa infatti dagli attuali 101mila posti a i 90.000 tra organico di diritto e organico reale.   Il cinico meccanismo del taglio non si limita a colpire solo gli insegnati , ma brutalmente si abbatte sugli elementi più deboli (gli alunni diversamente abili) e sui  loro diritti; infatti i docenti di sostegno specializzati, vale a dire quelli che hanno seguito i corsi mirati a queste peculiari necessità didattiche, sarebbero assegnati esclusivamente agli alunni portatori di disabilità certificate come “gravi”, con il rischio che gli alunni con disabilità “lievi” verranno  affidati a docenti curriculari non specializzati che dovranno in ogni caso badare all’intera classe - pollaio. Anche la  legge attuale, che lascia l’ultima parola alla decisione dell’equipe medica, a quella psicopedagogica e in ultimo ai gruppi di lavoro scolastico (come Gliss e Glh), viene depotenziata , infatti che nell’ottica del risparmio gli organismi sanitari e psico-pedagogici dovranno solo certificare i casi evidentemente gravissimi lasciando fuori i ritardi medi forme di autismo  più ”leggere” ; chi opera nella  scuola conosce non solo l’imprevedibilità delle reazioni che possono esere argianter solo da competenze professionali , ma soprattutto come la mancanza di stimolo costante e di guida possa essere deleteria per lo sviluppo e l’autonomia di questi ragazzi. 
La scuola spezzata non garantisce oggi se non il volontariato di docenti,assistenti amministrativi e compagni volenterosi e solidali, e i genitori ne sono a conoscenza , sanno che è ormai consuetudine che al bambino non verrà assicurata l'assistenza al bagno, o che verrà chiesto loro esplicitamente di non far venire l'alunno perché nessuno potrebbe occuparsene! 
Cresce la preoccupazione e soprattutto il timore che possano prendere forma quelle terribili ipotesi delle scuole speciali, ipotesi quanto mai concretizzabile in questo clima di dissoluzione, come dimostra l’episodio di Palermo dove c’è stata la presentazione di una mozione per l’"istituzione di una scuola materna per bambini affetti da sindrome autistica" , per ora sventata come si è affrettato a dichiarare lo stresso Comune , ma che potrebbe rappresentare comunque una  pericolosa apertura verso la discriminazione, come già avviene con le prove INVALSI da cui sono esclusi i diversamente abili e solo per questo andrebbero boicottate da docenti, genitori e società speriamo non in-civile
 Crescere a fianco di un compagno con handicap significa imparare che la disabilità fa parte della vita, che è una cosa normale.

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