sabato 19 dicembre 2015

Chi tifa per la Le Pen e Salvini solo perché fanno paura ai sinistrati vendolati irrecuperabili… ricorda molto chi diffonde le foto di donnone obese seminude esaltandole come contraltare alle modelle anoressiche scheletriche fotoritoccate, all'insegna del motto “le donne vere hanno le curve”. Tutto viene ridotto alla contrapposizione tra due eccessi, tra due scelte ambedue sbagliate, e grottesche.
Solo che almeno nel caso delle "donne con le curve" si parla più per provocazione che per vera convinzione.

Andare oltre la destra e la sinistra non significa fare commistione tra identità fascista e comunista, né tantomeno rimanere fascisti, comunisti (occidentali) o di altra tendenza già vecchia limitandosi a cambiare solo e soltanto pelle esteriore al fine di ampliare il proprio pubblico (su parametri quantitativi più che qualitativi).
Nel caso del FN abbiamo appunto un gruppo dirigente "di destra" che compie l'evoluzione in forza "indipendente" come mero cambiamento di pelle . E quando sono i gruppi dirigenti dei partiti tradizionali (di destra o sinistra) a compiere apparenti svolte apparentemente positive, non bisognerebbe aspettarsi nulla di buono. O quanto meno è necessario stare in guardia invece di fidarsi ciecamente degli improvvisi "miracoli" da loro compiuti. Soprattutto se la svolta giunge in prossimità di campagne elettorali.
Ma gli intellettuali italiani e i "sovranisti" fanno spallucce. Devono sempre sbilanciarsi immediatamente su qualcuno o qualcosa, anche quando hanno raccolto pochissimi elementi per farsi un'idea. Devono ugualmente pronunciarsi, a favore o contro. E quando sbagliano, non fanno autocritica. Tanto restano seguitissimi da centinaia di fan. Che continuano a dar loro ascolto.
Sulla Le Pen c'è abbastanza materiale per capire i suoi legami col sionismo (tra l'altro le pagine e i blog "nostristi" che sostengono l'FN omettono di esprimersi sulla questione Israele) e la funzione da essa esercitata di "fascistizzazione morale" della Russia di Putin, cioé della nazione che fa da punta più avanzata del fronte dei paesi BRICS ed alleati. Come a voler sganciare la Russia dalla sua collocazione nel fronte che comprende l'Iran sciita, chavismo, baathismo, ecc. ed inserirla tra i "massimi teorici" peracottari dell'opportunismo destro-nero salviniano, borgheziano, casapoundino, le cui compromettenti collusioni con il governo golpista di Kiev e con i sentimenti antirussi e maccartisti sono durature.

Pasquino

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