lunedì 6 luglio 2015

I levantini si rialzano; i cretini ci affossano

Una cosa è certa: la vittoria dei No al referendum sul memorandum in Grecia è un evento immensamente positivo per la sua valenza politica. Però invece di festeggiare o discutere della credibilità del governo Tsipras e delle sue reali intenzioni future (come già fanno altri in queste ore), cogliamo l'occasione per una riflessione un po' diversa. 

Lo spunto viene da articoli come questo, scritto 3 giorni prima del voto:




Premessa: sarebbe troppo facile prendere in giro solo il pronostico sbagliato, naturalmente smentito dai fatti. Questo articolo è interessante in quanto simbolico dell'avanzato stato di demenza e di rozzezza mentale ampiamente diffuso nella nuova area politico-ideologica autodefinitasi "sovranista"-"oltre destra/sinistra"; area a cui fa riferimento anche questo blog-foglio d'informazione. 

L'autore, tale "FunnyKing", è un concentrato esemplare di tutto il peggio che alberga nelle menti del tipico "impegnato medio" da tastiera. Niccianesimo d'accatto, misantropia, superomismo sprezzante della masse (apostrofate con parolacce in libertà), inclinazione alla profezia facile ed ovviamente sempre pessimistica ed apocalittica: una tendenza demotivante ed autodistruttiva, che porta chiunque legga un simile articolo a farsi prendere da rassegnazione e vittimismo. Ma non solo. 

L'autore ha preso spunto iniziale da un sondaggio, di cui non è chiara la fonte: "pubblicato stamane dal quotidiano Ethnos". E che vuol dire??? Di che tendenza politica è il quotidiano? Quale agenzia ha realizzato il sondaggio e con quali metodi? 
Bei "rivoluzionari" che abbiamo! Si vantano di combattere l'"informazione ufficiale" ma credono ancora ai sondaggi commissionati dal potere, citati dai mass media del potere, e che fanno il gioco del potere. Cifre e percentuali gonfiate, diffuse per disorientare e spaccare il popolo quando sta per prendere una decisione, oppure per suggestionarlo facendogli credere che un governo gode di consensi che non ha (vedi quel che è successo alle europee con Renzi). Per giunta, di tutti i sondaggi di questi giorni si è andati a prendere quello più sfavorevole, scartando gli altri che davano in testa gli "OXI"; segno che i presunti "rivoluzionari" non perdono occasione di pensare solo al peggio - per poi lagnarsi. 

Si noti, per giunta, che ora ci si spinge anche a fare distinzioni tra "popoli levantini" inguaribilmente stupidi e inferiori, e "popolo del Nord" che "non avrebbe problemi a votarsi la sua moneta". Idiota!
Invece di ragionare di contesti storici, economici e geopolitici, si preferisce ridurre tutto a una questione campanilistica, distinguendo tra nazioni di coraggiosi e nazioni di servi vigliacchi. Una banalizzazione alla Salvini, si direbbe: ma in realtà è da tempo che nella galassia "sovranista" ognuno si stila la sua classifica personale di popoli migliori o peggiori, molto prima che l'attuale segretario della Lega iniziasse ad avere un ascendente su tutti gli anti-troika e gli anti-imperialisti in crisi di identità. 

Il vero filo logico dell'articolo è però l'odio classista anti-italiano: il popolo (inteso come classi inferiori) è cattivo, e quello italiano è il più pecorone, ignorante, vigliacco, quindi il peggiore di tutti. Questa convinzione consolidata, finora mai messa in discussione, rivela qual'è stata l'influenza determinante sulla mentalità dei "sovranisti", o meglio sul modo in cui essi guardano alla società italiana: l'influenza del pensiero sinistrato e antiberlusconiano. 
L'atteggiamento "anti-italiano" è lo stesso diffuso da più di vent'anni dalla sinistra italiana, in tutte le sue diramazioni (radicali o moderate) ed apparati culturali (sopratutto giornali, tv e siti internet); è il punto di vista dei ceti benestanti radical-chic, degli intellettuali alla Scalfari, che accusano i lavoratori e i ceti inferiori di essere geneticamente razzisti, bigotti e "berlusconiani", solo perché non votano i partiti di centrosinistra (PCI-PDS-Ulivo-PD-SEL) quelli che hanno instaurato a pieno regime il neoliberismo e l'atlantismo in Italia. È la stessa matrice di pensiero di quelli che hanno sostituito il marxismo con il pensiero liberal della stampa finanziaria anglosassone, quello dei damerini che tacciano di "pericolo populista" tutto ciò che si oppone alla globalizzazione, al giudizio dei mercati e al dominio americano-sionista. 
Così se si smascherano gli agenti della tecnocrazia di Bruxelles, delle banche e della finanza, contemporaneamente si ragiona e si parla come fanno loro. La parola chiave è "contemporaneamente". 

Del resto, chi è che descrive abitualmente i popoli dell'Europa del sud come "levantini", cioè pigri, votati allo sperpero e alla nullafacenza? Gli eurocrati, con tutto il codazzo di politici e pennivendoli che hanno giustificato le misure di austerità contro i paesi "PIGS" (Portogallo, Italia, Spagna e appunto Grecia) screditando i popoli gli uni presso gli altri: i greci agli occhi degli italiani, gli italiani agli occhi degli spagnoli ecc. Qui si capisce come parole e ragionamenti dell'anti-italiano di turno coincidano con quelli di Schauble, o della Lagarde. 
I livorosi anti-levantini (come FunnyKing) dovrebbero quindi tesserarsi a SEL, o a Scelta Civica, invece di trovarsi in movimenti "per il ritorno alla Lira"; i loro articoli si dovrebbero leggere sul Corriere della Sera, o sull'Espresso, non su mezzi di informazione alternativa. Sembrano dirigenti del PD in erba con i panni di militanti pro-sovranità monetaria. Per dirla in breve: parlano da rivoluzionari, ma ragionano (senza accorgersene) come i dominanti. 

Il problema vero, però, è che questi STUPIDI TOTALI hanno avuto ed hanno fin troppe opportunità di parola. Teniamo conto che RischioCalcolato è uno dei siti internet più in vista tra quelli di"controinformazione" anti-Euro, e che quindi "forma" le menti delle nuove "avanguardie politiche" (sic!). Non c'è quindi un vero FILTRAGGIO del materiale pubblicato, tutto fa brodo anche quando si tratta di sfoghi irrazionali dettati da rancori personali, da turbe infantili, da megalomanie e da complottismi farlocchi. 
Per noi invece questa storia deve finire: i disfattisti irrecuperabili devono essere buttati fuori, a calci nel sedere. Perché sono in grado di rendere ridicola un'intera causa od organizzazione politica agli occhi di milioni di potenziali sostenitori. E se è con volgarità che si esprimono, con volgarità devono essere ripagati: IMBECILLI, rincoglioniti, lavativi che non hanno mai fatto un'ora di volantinaggio in vita loro, palloni gonfiati che di dicono conoscere la mentalità di altri popoli quando non conoscono nemmeno quella del proprio. Dei BUFFONI che non chiedono mai scusa dopo che "il popolo pecorone" li ha smentiti sonoramente dimostrando di saper tornare ad alzare la voce contro i suoi aguzzini. 

Pasquino

Nessun commento:

Posta un commento