martedì 18 novembre 2014

La faccia tosta degli illusi (da Grillo)

Quasi tutti i vari personaggi e movimenti che si stanno affrettando adesso a muovere critiche al movimento 5 Stelle, sono quelli che prima lo hanno sempre celebrato con un ottimismo irresponsabile ("lasciateli lavorare", "guardiamo e poi giudichiamo"), pur lanciando piccole frecciatine. Addirittura, qualcuno di questi si era lanciato in esplicite dichiarazioni di voto per Grillo in occasione delle politiche del 2013

Gli autori di questo blog avevano denunciato le contraddizioni teoriche e pratiche del M5S già un anno prima del suo ingresso in parlamento. Sconsigliando, va da se, di votarlo:

- "E ARRIVARONO LE CAVALLETTE" - maggio 2012

- "Il teatrino è già ricominciato" - dicembre 2012 (parte finale su Grillo)

- "LA PERNACCHIA E LA PROTESTA" - febbraio 2013, poco prima delle elezioni politiche

- "SE A QUALCUNO INTERESSA" - 28 febbraio 2013 (subito dopo le politiche)

Come si vede, critiche precise sui contenuti e sulle posizioni dirimenti. Economia, istruzione pubblica, politica estera, questione euro, parlamentarismo di palazzo. Chi degli antigrillini dell'ultima ora le aveva mai recepite? Pare nessuno. Si è sempre preferito spettegolare di sciocchezze: presunto fascismo del movimento, gaffes dei parlamentari, l'influenza di Casaleggio su Grillo, la loro vita privata, infiltrazioni massoniche, ecc. Tutte tiritere propalate dai telegiornali, dai salotti, o dai fashion bloggers. Ma irrilevanti per studiare, capire e affrontare il fenomeno.

Adesso, i pigri e i ritardari esclamano "io lo dicevo" "io lo sapevo". Gli stessi ciechi e sordi che invitavano a votare per Grillo comunque e dovunque. 
In una cosa però abbiamo sbagliato. Ci siamo fatti mettere in terza fila da gruppi ed esponenti "cerchiobottisti". Organizzazioni brave a criticare il M5S in privato o in piccole sedi, ma senza mai prendere una posizione netta e ufficiale in pubblico. Movimenti timorosi più di non irritare i possibili futuri alleati grillini che di ascoltare i loro stessi aderenti, (soprattutto quelli più smarriti e dubbiosi, ignorati soltanto perché magari pochi rispetto al totale degli iscritti).

Movimenti che hanno sempre impedito un dibattito sulla natura profonda del M5S, stroncando sul nascere ogni discussione sia interna (tra i propri iscritti) sia generale all'esterno. Non tollerando da propri aderenti che si diffondessero propri scritti di critica o addirittura, rimuovendoli dai propri siti web subito dopo averli pubblicati (chi scrive è stato personalmente vittima di quest'ultimo comportamento -  con uno degli articoli sopra linkati). 

Così, grazie a queste guide "illuminate", oggi altri furbetti si prendono i meriti della nostra lungimiranza - messa in ombra. 
Tuttavia noi siamo certi di essere sempre andati controcorrente, mantenendoci distanti dall'entusiasmo per il "nuovo" anche quando era giusto difenderlo dalla diffamazione mediatica. E perciò possiamo ancora ridimensionare i meriti dei grandi analisti da tastiera, bravi a dire cose giuste solo col senno di poi. 


Stavolta possiamo farlo con piena libertà, perché non faremo più parte di alcun movimento, gruppo o gruppettino "sovranista". La loro autonomia, qualcuno lo scrisse oramai due anni fa, è solo apparenza. E la loro azione concreta è inesistente - al di là delle solite parole ripetute in anni di articoli, comizi, riunioni, assemblee e discussioni a vuoto.

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A breve, le nostre considerazioni sul probabile sfacelo che la "falsa rivoluzione" 5 stelle rischia di lasciarci in eredità, ostacolando il percorso di chi vuole "rivoluzionare" il paese. E su come iniziare, in quel caso, a ripartire da zero.

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