Saremo a Mola la mattina del 28 Aprile del 2013 per
raccogliere le testimonianze dei cittadini in merito alla questione Pronto
Soccorso.
I buchi di Bilancio di Vendola sono normalmente voragini senza fondo, le cui
quantificazioni si rivelano sempre più ottimistiche della verità. Il nocciolo della questione risiede proprio nella cura
draconiana imposta al sistema sanitario dal programma di risparmi triennale
2010-2012. Piano che fu firmato a fine 2010 e dunque ha avuto modo di
dispiegare i propri effetti nel corso del 2011. La lista di ospedali chiusi (22
o 23, secondo i calcoli) e la falcidie di reparti soppressi sono l’elemento
fondamentale della cura. In totale, come più volte ricordato, si tratta di
1.400 posti letto eliminati nelle strutture pubbliche. Poi c’ è stata la necessità del riordino dei servizi
sanitari per ridurre i costi. Tutto ciò a causa dello “sforamento” del patto di
stabilità, con la esigenza di contenere le spese della pubblica amministrazione
al di sotto di certi parametri. Ovviamente, a cascata, tutti gli enti locali
partendo dalla distruzione del welfare e della sanità che è l’elemento
più critico!
In
nome della razionalizzazione e della necessità di fermare gli sprechi e le
irregolarità parecchie decine di migliaia di persone sono state private di
presidi sanitari serali e notturni, l’ennesimo schiaffo a
tutti i cittadini pugliesi, al loro diritto alla salute e alle pratiche di
buona politica per continuare a garantire i livelli minimi di assistenza è
stato prodotto dalla delibera commissariale dell’Asl Ba n.1498 del 23
agosto 2011 è stato rideterminato l’orario di attività ( fino alle ore 20.00
per riaprire alle 08.00 del giorno successivo) dei Punti di Primo Intervento
Territoriale dei Comuni di Locorotondo, Alberobello, Grumo Appula, Mola di
Bari, Ruvo di Puglia, Noci e Polignano
Inoltre la Seconda Sezione del Tar Puglia, presieduta da Antonio
Pasca, ha esaminato il ricorso e la richiesta di sospensione del provvedimento
dell’Asl presentata dai comuni di Mola e Polignano e ha ritenuto che “non
ricorrono allo stato i presupposti per concedere l’invocata tutela cautelare”.
L'estate scorsa MOLA HA PIANTO
UN MORTO A CAUSA DEL DISIMPEGNO E DELL'INCAPACITA' DELLA REGIONE PUGLIA A
DIFENDERE LA SALUTE DEI CITTADINI IL MOVIMENTO POLITICO DI
LIBERAZIONE PER IL BENE COMUNE HA PIU’ VOLTE DENUNCIATO LA GRAVE INADEMPIENZA E LA LESIONE AL DIRITTO ALLA SALUTE DEI CITTADINI
ELIMINANDO IL PRESIDIO SANITARIO NOTTURNO NELLA CITTADINA PUGLIESE , CHE SI AGGRAVA DURANTE IL PERIODO
ESTIVO A CAUSA DEL GRANDE AFFLUSSO DI TURISTI. NE’ SONO STATE MANTENUTE LE
PROMESSE DELL’ASSESSORE ALLA SANITA DI ESTENDERE ALLE ORE NOTTURNE IN PERIODO
ESTIVO L’ATTIVITA’ DEL PRESIDIO SANITARIO
Nessun commento:
Posta un commento