mercoledì 24 aprile 2013

28 aprile 2013 - SANITA' NEGATA a Mola


Saremo a Mola la mattina del 28 Aprile del 2013 per raccogliere le testimonianze dei cittadini in merito alla questione Pronto Soccorso.

I buchi di Bilancio di Vendola sono normalmente voragini senza fondo, le cui quantificazioni si rivelano sempre più ottimistiche della verità. Il nocciolo della questione risiede proprio nella cura draconiana imposta al sistema sanitario dal programma di risparmi triennale 2010-2012. Piano che fu firmato a fine 2010 e dunque ha avuto modo di dispiegare i propri effetti nel corso del 2011. La lista di ospedali chiusi (22 o 23, secondo i calcoli) e la falcidie di reparti soppressi sono l’elemento fondamentale della cura. In totale, come più volte ricordato, si tratta di 1.400 posti letto eliminati nelle strutture pubbliche. Poi c’ è stata la necessità del riordino dei servizi sanitari per ridurre i costi. Tutto ciò a causa dello “sforamento” del patto di stabilità, con la esigenza di contenere le spese della pubblica amministrazione al di sotto di certi parametri. Ovviamente, a cascata, tutti gli enti locali partendo dalla distruzione del welfare e  della sanità che è l’elemento più critico!

In nome della razionalizzazione e della necessità di fermare gli sprechi e le irregolarità parecchie decine di migliaia di persone sono state private di presidi sanitari serali e notturni, l’ennesimo schiaffo a tutti i cittadini pugliesi, al loro diritto alla salute e alle pratiche di buona politica per continuare a garantire i livelli minimi di assistenza è stato prodotto  dalla delibera commissariale dell’Asl Ba n.1498 del 23 agosto 2011 è stato rideterminato l’orario di attività ( fino alle ore 20.00 per riaprire alle 08.00 del giorno successivo) dei Punti di Primo Intervento Territoriale dei Comuni di Locorotondo, Alberobello, Grumo Appula, Mola di Bari, Ruvo di Puglia, Noci e Polignano
Inoltre la Seconda Sezione del Tar Puglia, presieduta da Antonio Pasca, ha esaminato il ricorso e la richiesta di sospensione del provvedimento dell’Asl presentata dai comuni di Mola e Polignano e ha ritenuto che “non ricorrono allo stato i presupposti per concedere l’invocata tutela cautelare”.
L'estate scorsa MOLA HA PIANTO UN MORTO A CAUSA DEL DISIMPEGNO E DELL'INCAPACITA' DELLA REGIONE PUGLIA A DIFENDERE LA SALUTE DEI CITTADINI IL MOVIMENTO POLITICO DI LIBERAZIONE PER IL BENE COMUNE HA PIU’ VOLTE DENUNCIATO LA GRAVE INADEMPIENZA E LA LESIONE AL DIRITTO ALLA SALUTE DEI CITTADINI ELIMINANDO IL PRESIDIO SANITARIO NOTTURNO NELLA CITTADINA PUGLIESE , CHE SI AGGRAVA DURANTE IL PERIODO ESTIVO A CAUSA DEL GRANDE AFFLUSSO DI TURISTI. NE’ SONO STATE MANTENUTE LE PROMESSE DELL’ASSESSORE ALLA SANITA DI ESTENDERE ALLE ORE NOTTURNE IN PERIODO ESTIVO L’ATTIVITA’ DEL PRESIDIO SANITARIO

Nessun commento:

Posta un commento