Il sottosegretario Roberto Reggi ha anticipato le intenzioni del governo sulla scuola: affidare ai docenti già di ruolo le supplenze brevi, che finora venivano assegnate agli iscritti alle graduatorie d’istituto.
Tradotto, significa la cancellazione di elenchi in cui sono inseriti circa 300mila docenti precari, per i quali le supplenze costituivano finora la sola possibilità di lavorare prima della tanto agognata immissione in ruolo. Un esercito di lavoratori, che da decenni i governi vogliono cacciare dalla scuola. Già l’ex-ministra Gelmini ci aveva provato, ma la Soluzione Finale si profila in questa estate, affidando le supplenze brevi ai già titolari di cattedra, ovviamente gratis con l’illusione di bonus per chi soggiace alle lusinghe di un aumento di stipendio (d’estate le commedie comiche sono molto gettonate). Abolendo appunto le graduatorie di istituto.
Eppure forse non accadrà tanto presto. Non per via dei prevedibili scioperi-cortei dei confederali in autunno, ma perché danneggerebbe il mercato dei corsi di formazione organizzati dalle Università, per i quali i precari sono costretti a sborsare migliaia di euro, dopo quelli versati durante tutto il percorso di studi. Ssiss, Tfa, Pas, ecc… La chiusura delle graduatorie ad esaurimento contrasterebbe il business degli atenei, che rimediano ai tagli statali con gli introiti lucrosi dei corsi di formazione e specializzazione.
Intanto nelle scuole girano dicerie su probabili 3000 euro che, sottoponendo la nostra dignità di docenti ai voleri del Dirigente Scolastico reuccio incontrastato delle Pollerie umane, verrebbero elargiti ai "più meritevoli".
Non è dato sapere quali siano i criteri per individuarli… Ovviamente ciò significa lavorare di più in classi insicure (quali e quanti edifici scolastici sono a norma) con ragazzi sempre più difficili e compressi tra 4 mura, armadi rotti, spigoli che spuntano come frecce da tutte le parti e insegnatni costretti a lavorare con le stampelle per evitare di conseguire una pensione inferiore a quella sociale dovendo, tra l’altro, mantenere i figli pluri-laureati e naturalmente irrimediabilmente precari.
Gli esseri umani si vendono facilmente, basta un po' di zucchero o forse ne basta solo l’idea.
Mafalda
Nessun commento:
Posta un commento