domenica 12 gennaio 2014

Servizi e disservizi!

"Oggi regaliamo alla Puglia un gioiello assoluto". Era il 19 dicembre del 2012: così parlò il presidente Vendola, sul tetto del padiglione Asclepios nel Policlinico di Bari, in compagnia  dell’assessore regionale ai trasporti, Guglielmo Minervini, il sindaco di Bari Emiliano e il direttore generale del Policlinico Vitangelo Dattoli. E questo, per le emergenze gravi, è un servizio sicuramente. Peccato che circa un mese fa, un elicottero che trasportava un paziente da S. Giovanni Rotondo non poté atterrare sulla pista, poiché mancava il personale addetto. Un caso isolato dovuto alla mancanza di comunicazione, è stato detto dal direttore generale: per cui nonostante l'anomalia, non è stata attivata alcuna procedura, anche perché il paziente, per fortuna o per grazia divina, si è salvato. Ma se il “caso” è “isolato” esiste però un problema strutturale: il tetto del padiglione del Policlinico non può sopportare il peso di elicotteri di grandi dimensioni - per cui gli interventi provenienti dal Sud della Puglia affidati ai mezzi pesanti delle forze dell'ordine non possono atterrare. Si è fatto ricorso quindi all' elisoccorso dell'ospedale ecclesiastico Miulli che avrebbe tutte le carte in regola per accogliere elicotteri anche di grandi dimensioni, ma la struttura ai limiti del fallimento, ha bloccato il servizio e non riesce a programmare alcun tipo di impegno finanziario, in attesa del concordato con la Regione che ha tempi molto lunghi per via dell'inerzia amministrativa che ormai contraddistingue la regione soprattutto in materia sanitaria pubblica. Peccato che ambiti più lucrosi come la disseminazione nel territorio pugliese di cantieri edilizi, trivellazioni, pale eoliche o specchi solari non hanno sofferto di questa inerzia! 

Certo è che tre quarti del territorio regionale sono esclusi da un servizio fondamentale di soccorso pubblico, nonostante sulla carta si parli di rete eliportuale pugliese, nonostante veniamo vessati continuamente di tasse che dovrebbero garantirci servizi di prim'ordine.

Più fortunati sembrano i centri del foggiano dove la società Alidaunia gestisce mezzi più leggeri, ma con l'inconveniente che le piattaforme non sono annesse a dipartimenti di pronto soccorso. Insomma l'ennesimo pasticciaccio pugliese che ci costa di 286 mila euro erogati dalla regione Puglia, soldi nostri che si perdono nei labirinti della lentezza amministrativa, delle strutture inadeguate erette senza una pianificazione preventiva, con scarsità di medici e personale parasanitario nonostante la L.R. n. 7 del 2012 che prevede la fine del problema del precariato per i medici dei 118 interessati (circa un centinaio su 535) in organico in tutta la Puglia; infine l'incomunicabilità nella ASL BA tra la Centrale Operativa e il Coordinamento, che in altre regioni sono unificate ed hanno un unico responsabile, Causa fondamentale dei disservizi e soprattutto strategica per deresponsabilizzarsi e far ricadere le colpe su ignoti che si perdono nelle scatole cinesi della nostra sanità pubblica, semipubblica, comunque malata.

Nessun commento:

Posta un commento