venerdì 3 gennaio 2014

Erotizzazione precoce: l'ultima frontiera del capitalismo


L'erotizzazione è talmente precoce che i corsi di educazione sessuale devono iniziare nella scuola materna. Questo articolo fa chiaro riferimento al documento dell'OMS noto come "Standard di Educazione Sessuale in Europa", redatto da 19 esperti e indirizzato alle autorità scolastiche e sanitarie dell'Europa, che ambisce a diventare Direttiva Europea. L'impostazione sessuocentrica del documento è finalizzata a guidare i bambini dagli zero ai 15 anni verso una consapevole sessualità e soprattutto a contrastare ogni forma di omofobia. Detto così non sembrerebbe che le molteplici pagine potessero avere dei risvolti quanto meno inquietanti.
In primis l'eliminazione della famiglia dal suo ruolo naturale sull'educazione affettiva, poiché non ritenuta all'altezza del compito essendo, a volte, posta in posizioni di "imbarazzo" . Nella realtà, i genitori (compresi quelli appartenenti a minoranze demografiche) sono considerati utili idioti e non devono mettere becco in una funzione trasferita alla scuola e affidata ad insegnati meri esecutori decerebrati. La famiglia, è bene ricordarlo, è sempre stata la sede di formazione affettiva e sessuale dei figli e sono i genitori, che più degli altri, sanno come affrontare le fasi delicatissime della crescita di un figlio; ma, nel documento in questione, con un farraginoso linguaggio filosofico e pseudoscientifico i genitori vegono espropriati di questo diritto fondamentle e naturale esponendo ai bambini dagli 0 ai 15 anni il gioco della Sessualità, tra l'altro in aperta violazione violazione dell’art.30 della Costituzione italiana che garantisce e tutela il diritto dei genitori ad educare i propri figli… Dopo una lunga premessa, la parte finale del lungo documento offre delle linee guida dettagliate su informazioni , competenze atteggiamenti, che insegnanti e psicologi dovranno sviluppare. Questa parte è suddivisa in fasce di età dal neonato sino ai 15 anni.
Al Neonato che svolge naturalmente la esplorazione del proprio corpo (chi è genitore conosce benissimo i teneri piedini in bocca) si insegna fino ai 4 anni quali sono i suoi diritti sessuali e lo si invita a scoprire le sue nudità, i suoi bisogni e necessità sdoganando la masturbazione precoce con il “gioco del dottore”:
“Gioia e piacere nel toccare il proprio corpo, masturbazione infantile precoce scoperta del proprio corpo e dei propri genitali il fatto che la gioia del contatto fisico è un aspetto normale della vita di tutte le persone tenerezza e contatto fisico come espressioni di amore e affetto acquisire consapevolezza dell’identità di genere parlare delle sensazioni (s)piacevoli del proprio corpo esprimere i propri bisogni, desideri e limiti, ad esempio nel “gioco del dottore” un intervento didattico che serve a tranquillizzare il neonato a poter seguire il proprio istinto , per poi procedere al secondo percorso, quello che va dai 4 ai sei anni dove la scuola spinge a risolvere i problemi sessual- sentimentali del fanciullo per scoprire "l’amore verso persone dello stesso sesso"”. 
Dai sei ai nove anni dovranno essere fornite informazioni serie e dettagliate sui “cambiamenti del corpo, mestruazioni ed eiaculazione”. Tra i 9 e i 12 anni, sempre all’insegna del “prima è meglio è”, i pargoli devono essere aiutati “a decidere in modo responsabile se avere o non avere esperienze sessuali” superando certe retrograde normative che considerano rapporti prima dei 15 anni, assolutamente precoci. Il documento, tralasciando gli aspetti etici e la superficialità con cui certi delicati argomenti sono trattati, non espropria solo la famiglia del proprio ruolo ma anche la politica che non decide più nulla in modo autonomo quelle che sono le forme dell'istruzione nazionale, ancora una volta si piega alle imposizioni piovute dall'alto per la costruzione del nuovo cittadino europeo, che deve essere alfabetizato, ma incolto e proiettato solo verso la soddisfazione dei propri bisogni, istintivi o indotti che siano, azzerando modelli di solidarietà e di condivisione che i grandi eretici e i grandi rivoluzionari hanno posto come basi per l'emancipazione degli ultimi.

I bambini, che sono innocenti sino ad un certo punto, vengono corrotti facilmente, basti pensare agli aggeggi con cui vengono addestrati sin dai primi giorni di vita come i vari cellulari Ipod, tutti afferenti a grandi industrie che si propongono come la nuova frontiera della civiltà, così come nuove frontiere culturali ed educative sarebbero lo sdoganamento della masturbazione precoce o la confusione indotta sull'identità di genere. In verità il problema vero è che tali strumenti incidono profondamente sul modo di pensare e di soffrire dell'umanità, poiché ciò che si vuole cambiare realmente è l'ordine dei pensieri. In questo scenario che confonde libertà e diritti l'incontro con l'altro è ridotto al solo proprio benessere, con il reale pericolo di collegare la sessualita al corpo e al piacere egoistico, tra l'altro introducendo nell'educazione dei giovanissimi un'idea pansessualistica che subordinma la sfera affettiva e relazionale a quella biologica. Per sovvertire questo nuovo attacco che il capitalismo, nella sua forma più degenerata e violenta, sta perpetrando ai danni dei più deboli, uno dei fronti principali di resistenza è proprio l'educazione e non si tratta di proporre scuole alternative quanto di reagire alla nuova scuola che si sta affermando e diffondendo; in fin dei conti si tratta semplicemente di ritornare ad educare, traendo ciò che c'è di buono in sé per imparare ad offrilo agli altri.

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