lunedì 29 giugno 2015

Il pensiero unico ha i colori arcobaleno

Coca Cola, Adidas, Nike e altre multinazionali simbolo dello sfruttamento hanno celebrato la "storica" giornata pro-gay con marchi e linee di prodotti ispirati al Pride. Di che stupirsi? Il capitalismo ha sempre inglobato al suo interno tutti i simboli e riferimenti di qualsiasi sottocultura per renderli commercializzabili, abbinati a merci. Su questo si consiglia l'ultranoto libro "No Logo" di Naomi Klein.

In questo caso, abbiamo l'ennesima prova che il capitalismo non è affatto "reazionario" "religioso" "bacchettone" "di destra". Invece è "progressista". Anche gli LGBT sono una grande nicchia di potenziali consumatori. Quindi, per vendere anche a loro è "naturale" che il capitalismo sia anche gay friendly, con marchi di scarpe gay friendly, pubblicità gay friendly e legislazione gay friendly.

Ciò dimostra che il cosiddetto movimento LGBT non è affatto "sovversivo" per il sistema, ma vi è compatibile, perché non mira a sovvertire l'assetto economico e sociale alle fondamenta, che è basato sullo sfruttamento, ma solo a ottenere un'uguaglianza formale-giuridica. Tutto ciò è un fatto, che si può dire senza "omofobia" di ogni sorta. Le unioni/matrimoni per omosessuali sono da tempo approvate dai mass-media, e ieri hanno avuto il plauso di uno dei personaggi peggiori del nostro secolo, l'assassino Obama, simbolo della volontà di asservire il mondo al dollaro e alle armi. L'impero americano (questo il senso del suo gesto) ha un volto umano, colorato... Ci sarebbe da aprire un capitolo anche sulla propaganda delle lobby gay e sull'uso che se ne fa contro i nemici dell'"american way of life".

Davvero scandaloso quindi come la minoranza colta e benestante italiana stia celebrando l'America con tutta la solita retorica dei diritti civili. Gente che non si è mai mobilitata contro Equitalia, contro le politiche della Troika, contro le sanzioni alla Russia, contro le guerre della NATO... ma ora segue la moda del momento dei colori arcobaleno. Come se la battaglia pro-gay fosse la sola causa politica da condividere, o quella che conta più di tutte.
"Beh, comunque è un passo in avanti". Quale passo, fessi??? Quando le unioni civili saranno legalizzate ovunque, una coppia omosessuale vivrà nello stesso mondo di sfruttamento, globalizzazione, debito, precarietà in cui vivono gli etero!

Pasquino

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