lunedì 16 marzo 2015
Qui Radio Londra
L’occupazione dell’Italia non era stata ancora perfezionata nei primi anni duemila, nonostante la trasformazione, in senso più “moderno” e neo-capitalista, della nuova società fosse stata ben pianificata nei favolosi anni ’80. Già allora si percepiva il processo tutto autolesionista di infantilizzazione del popolo che doveva prepararsi a perdere la propria sovranità nazionale, e a veder collassare la prima repubblica sotto la sferza di Mani Pulite anni 90. Si spiega così come la maggioranza degli italiani, ormai idiotizzati dagli untori mass mediatici, abbiano acriticamente accettato le conseguenze sfavorevoli per la nostra indipendenza energetica a causa dell’impossibilità di potersi rivolgere alla Russia (accordo ENI-GAZPROM per il gas e gasdotti South Stream 2007 Prodi 2) o alla Libia ( trattato di Bengasi Berlusconi Ghedafi nel 2008). L’Italia fu appestata e sacrificata perché rimanesse schiava dell’Eurolager e lo stesso impudente Berlusconi, che aveva osato disimpegnarsi, occhieggiando alla Libia e a Putin, rientrò vilmente nei ranghi nel 2011 con l’attacco a Gheddafi; ma l’errore ere stato commesso e quindi andava punito con una campagna diffamatoria, per poterlo sostituire con un più affidabile “salvatore dell’Italia”, quel Monti che avrebbe spianato la strada ai “non eletti” e a quel tal Renzi europeista filo-americano che piace tanto alla Goldman Sach , il quale,bisogna pur ammetterlo, è riuscito a raggruppare tutte quelle frange apparentemente in contrasto tra di loro, i berlusconiani, gli antiberlusconiani di sinistra, i delusi di Grillo, i leghisti indipendenti. E bravo il Giovin Signore, il Rottamatore, che è riuscito a riunire sotto il suo ombrello una massa infinita di idiotizzati, descolarizzati, avidi di briciolette pronti a saltare sulla povera mensa di questa Italietta ormai colonia angloamericana, senza più dignità
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